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Seguendo il coniglio bianco nella sua tana, in un normale pomeriggio
d’estate, Alice precipita in un mondo in cui si gioca a croquet
con ricci e fenicotteri, un bambino si trasforma in un maiale, il
tempo scorre impazzito al tea party del Cappellaio Matto, una
caotica partita a scacchi fa di Alice una regina e la finta tartaruga
e il grifone ballano la quadriglia dell’aragosta. Persa in questa terra
fantastica, Alice si scopre sempre più curiosa ogni minuto che
passa… Ma tra l’umorismo anarchico e i frizzanti giochi di parole, i
personaggi indimenticabili, i rompicapo e gli indovinelli, fra le pagine
di questo classico della letteratura per ragazzi ci sono momenti
struggenti di nostalgia per un’infanzia perduta.

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwige Dodgson, fu scrittore,
matematico e fotografo. È soprattutto celebre per i due
capolavori che hanno per protagonista la piccola Alice: Alice nel
paese delle meraviglie (1865) e Attraverso lo specchio e quel che
Alice vi trovò (1872). Meno nota al pubblico risulta, invece, la sua
produzione di trattati in materia di logica e matematica quali Euclide
e i suoi rivali moderni (1879) e Il gioco della logica (1887).