GUIDA AI FENOMENI MEDIANICI
GUIDA AI FENOMENI MEDIANICI

Prezzo: 24,00 €

Acquista su:

Acquista su Amazon
Acquista su IBS.itAcquista sul Mondadori Bookstore
  • Titolo: GUIDA AI FENOMENI MEDIANICI
  • Codice EAN 13: 9788864101347
  • Autore: Mackenzie William
  • Editore: Gherardo casini editore
  • Collana: Esoterismo e magia
  • N° Pagine: 448
  • Dimensioni (cm): 14,00 x 21,00
  • Rilegatura: Brossura con alette
  • Argomento: Esoterismo/new age
  • Cedola: 04/2024


Contenuto

Sebbene il concetto di metapsichica non sia del tutto nuovo, il termine
che dà il titolo a questo libro indica una tendenza piuttosto
recente: in pratica, si tratta di considerare come oggetto di studio
scientifico ciò che prima era noto in modo diverso e lasciato al
campo degli empirici. L’indagine dei fenomeni della vita, iniziata secoli
fa e tornata in voga negli ultimi settant’anni, è da sempre parte
della natura umana. È inevitabile che, con la crescente attenzione
ai fatti della modernità, anche gli angoli più oscuri della psiche si
schiudano. I diversi strati psichici dell’io, già ampiamente studiati,
hanno condotto l’attenzione a personalità subcoscienti e ipnotiche,
in quegli ambienti accademici dove pochi anni fa si sarebbe
deriso chiunque avesse osato menzionare queste teorie.

William Mackenzie nacque a Genova il 25 marzo 1877. Si laureò
in Biologia e in Filosofia e nel 1905 fondò il primo Laboratorio
Biologico Marino, presso l’Università di Genova. Di formazione
critica e positivista, Mackenzie fondava le sue idee sulla diretta osservazione
della realtà biologica. Animato dal grande desiderio di
ampliare il già vasto orizzonte delle proprie conoscenze si dedicò
soprattutto allo studio della metapsichica, della parapsicologia e
dello spiritismo. Negli anni compresi tra il 1912 e il 1914 raggiunse
la notorietà, in seguito agli studi condotti sui famosi cavalli
di Elberfeld, i “cavalli calcolatori”, i quali comunicavano le loro risposte
battendo ritmicamente uno zoccolo. Ipotizzò l’esistenza di
forme di intelligenza superiori, estranee all’individuo ma comuni
alla specie umana: quello che poi chiamò “psichismo collettivo”,
intendendo la formazione di uno psichismo superiore e, appunto,
collettivo. Morì nel 1970 in un pensionato vicino a Firenze.